Adelia si annoiava. Non sopportava i vestiti ingombranti e le scarpine di velluto che la mamma le faceva indossare tutte le mattine. Adelia preferiva le scarpe da ginnastica e i calzoni comodi. Adelia detestava i cappellini ed era sempre spettinata...
Le più belle storie del Battello a Vapore per bambini curiosi
Io ho un cane magico, anche se è un segreto. Si chiama Fillo e conosce tutte le lingue del mondo. Ai giardini trova cose speciali che fa vedere solo a me…
I gamberetti erano molto dispettosi. Gli altri pesci stavano alla larga da loro perché erano stufi dei loro stupidi scherzi.
«Arrivano i pescatori!» gridavano i gamberetti.
E poi non era vero niente.
«C'è uno squalo!» annunciavano i gamberetti.
E poi non era vero niente.
Ottobre è un mese strano: certamente un poco malinconico perché davvero non concede più illusioni sul fatto che l'estate è finita, ma in fondo è anche una specie di promessa, l'inizio di qualcosa. (…) Quell'anno il mese regalò temperature miti e un cielo quasi sempre sereno: un clima che invitava a passare più tempo possibile fuori di casa. Ma subito gli insegnanti avevano messo in guardia tutti quanti dal lasciarsi prendere da un'eccessiva calma.
- Questo è l'anno dell'esame! Non dimenticatevelo. Quest'anno chi perde tempo se ne pentirà poi molto più amaramente che negli anni scorsi... perché l'esame non si prepara nell'ultima settimana: all'esame ci si prepara fin da ora!
La professoressa Berti aveva fatto di queste frasi una specie di mantra quotidiano.
Così la bellezza di quell'autunno, il clima mite, le foglie che coloravano di giallo, rosso e marrone i viali lungo il fiume, tutta la poesia, insomma, rischiava di essere soffocata da una precoce ansia da esame.
Ottobre dunque è un mese strano.
Per Gigi quel mese di ottobre fu forse il più strano della sua vita.
Fu in quel mese di ottobre che conobbe
Fiore di lenticchia
Sofia è timida. La sua mamma lo sa ed è orgogliosa di lei.
– Sei orgogliosa di me perché sono timida? – chiede Sofia.
– Certo. La timidezza fa parte di te, e io non ti vorrei diversa da come sei.
– Neanche di una goccia?
– Neanche della goccia che sta nel cucchiaino più piccolo del mondo.
– Neanche di una briciola?
– Neanche della briciola trasportata dalla formica più piccola del mondo.
– Neanche… Cos’altro c’è di piccolo?
Un lettore è una persona che non sa immaginare la propria vita senza libri. Per un lettore i libri fanno parte del paesaggio: una vita senza libri gli sembrerebbe strana quanto una città senza case o un bosco senza alberi. Per questo un lettore si stupisce sempre un poco quando incontra qualcuno che non legge.
Gli era caduto addosso un masso gigantesco, senza preavviso. Nessuna frana, nessun terremoto, neppure il presagio di uno stormo di uccelli neri: solo il crollo di un macigno esattamente sulla sua testa. Tutto intorno la vita continuava a scorrere, mentre lui stava lì sotto, incapace di respirare. Ed era inutile sperare che qualcuno gli desse una mano, perché nessuno lo vedeva, nessuno sapeva. Paralizzato, braccia gambe e tutto il resto, mentre la testa continuava a macinare pensieri spaventosi.
Suo padre e sua madre non erano suo padre e sua madre.