Solo se mi credi. Storia d'amore e di anarchia.
venerdì 17 marzo 1905, mattina presto
C'era un fagotto nel canale. La corrente non era forte: il fagotto dondolava leggermente, trattenuto dagli arbusti che sporgevano a pelo d'acqua.
Il padrone della vineria della Rosa si era avvicinato al parapetto per gettare due secchiate di acqua saponata sporca, e qualche metro più avanti aveva notato quel mucchio di stracci.
Normalmente non ci avrebbe fatto caso e avrebbe tirato dritto, ma c'era una borsa di cuoio lì in mezzo e, se anche fosse stata vuota, forse valeva qualcosa.
Posò a terra i secchi, percorse lo sterrato e si sporse con cautela, perché a scivolare e finire nell'acqua gelida del canale ci voleva niente.
Non era un fagotto, era un uomo che galleggiava a faccia in giù.